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Vuoi ricevere gli ovuli dalla tua partner? Ecco il metodo ROPA in breve (ovodonazione con doppia maternità)

In questo articolo voglio finalmente rispondere alle tante richieste che ho ricevuto riguardo il metodo ROPA (conosciuto come doppia maternità), ovvero la possibilità di una donna di ricevere ovuli donati dalla propria partner (ovodonazione), fecondati con seme di donatore.

Ecco una delle vostre richieste:

Ciao Ginevra,
io e la mia compagna vorremmo tanto avere un bambino con la fecondazione eterologa. Sarei io a portare avanti la gravidanza e lei vorrebbe far parte del percorso “contribuendo” mediante ovodonazione… non so se c’è qualche metodo per far sì che il bimbo sia d entrambe le mamme ma qualcosa avevo sentito ma non so proprio a chi e dove rivolgermi..se potreste aiutarci ve ne saremo grate..
 

Quello di cui avete sentito parlare esiste, ed è il trattamento per la ricevere ovuli della propria partner o “metodo ROPA”.

In pratica una delle due donne fa inseminare i propri ovuli, ma poi è l’altra che li trasferisce in grembo e porta avanti la gravidanza partorendo il figlio con patrimonio genetico della compagna.

Il metodo ROPA è un procedimento doppiamente impegnativo perchè prevede un coinvolgimento “fisiologico” da parte di entrambe, e ovviamente, l’idoneità di entrambe nel praticare attivamente la Fecondazione Eterologa.

Il limite attuale che preclude a noi donne italiane la possibilità di praticare il metodo ROPA e’ la distanza: il trattamento è attualmente disponibile

  • in Spagna
  • in Belgio

In caso in cui vi imbattiate in una clinica in cui il ricevimento di ovuli della partner sia possibile solo nel caso in cui le due donne siano sposate, il primo passo da fare riguarda come contrarre l’ unione civile in Italia.

Ecco come funziona il metodo ROPA con ovodonazione:

Una delle due donne si sottomette a una Fecondazione Eterologa in Vitro (FIVET) per far si che i suoi ovociti vengano fecondati con seme di donatore dalla banca del seme.

ovodonazione

Gli ovuli fecondati vengono poi trasferiti nell’utero della sua compagna, che porterà avanti la gestazione e il parto.
In questo modo, una donna apporta gli ovuli e l’altra l’utero, ed entrambe possono partecipare attivamente al processo della gravidanza: una grazie al proprio ovocita, che si svilupperà in embrione e l’altra mettendo a disposizione il proprio utero in cui si anniderà l’embrione.

La Legge di Riproduzione Assistita Spagnola 14/2006 riconosce che quando si utilizza il metodo ROPA all’interno del matrimonio di una coppia di donne, entrambe sono progenitrici del figlio nato.
Fino a qualche anno fa questa tecnica non si poteva realizzare poiché veniva considerata come una donazione di gameti e la Legge sulla Riproduzione Umana Assistita Spagnola specifica chiaramente che le donazioni devono essere anonime.

Tuttavia, a partire dal 2005, il codice civile spagnolo é stato modificato e i diritti dei matrimoni omosessuali ed eterosessuali sono stati equiparati, per cui il metodo ROPA non si puó considerare come una donazione, visto che un membro della coppia sta condividendo i propri gameti con l’altro membro, cosí come accade nel caso di un matrimonio eterosessuale in cui il marito condivide il proprio seme con la moglie.

Di conseguenza, entrambe le donne in Spagna hanno gli stessi diritti e doveri sul bebé senza che sia necessario che una di loro lo debba adottare, come accadeva originariamente.

  • Questo e’ possibile solo nel caso di coppie di donne Spagnole residenti e sposate in Spagna. Per noi italiane che accediamo al Metodo ROPA, rimane la possibilita’, quando nasce il bambino, che la mamma NON biologica faccia domanda di adozione del figlio della partner (la famosa Stepchild Adoption)

AGGIORNAMENTO:

Nonostante il codice civile spagnolo dal 2005 accetti la donazione NON anonima di ovuli all'interno di una coppia lesbica (in quanto equiparata alle coppie eterosessuali) sembra non sia tassativo che la possibilità di praticare il metodo ROPA sia concessa solamente alle coppie che abbiano contratto matrimonio.

Nonostante il ricevimento di ovuli della partner sia possibile solo nel caso in cui le due donne siano sposate, come rettificato dal governo Spagnolo a seguito dell'evento InviTRA 2015...

...diverse coppie di mamme ci hanno segnalato che non tutte le cliniche spagnole in realta' le hanno richiesto di essere sposate!!! In questo caso solo la portatrice è riconosciuta come genitore, la donatrice deve fare domanda di adozione per essere riconosciuta come genitrice!

Vi confesso che anche noi, inizialmente, avevamo riposto speranze sul metodo ROPA, poichè ci avrebbe permesso di partecipare entrambe attivamente nel processo di maternità, ma dopo, a meno che non si decida di vivere in Spagna, poi bisogna anche fare i conti con le nostre legislazioni che (al momento) non permettono di trascrivere il matrimonio omosessuale contratto all’estero, nè tantomeno riconoscerebbero la maternità di entrambe.

Quindi una volta rientrate in Italia, i diritti come genitore li avrebbe solo la “madre biologica” ovvero chi partorisce, per intenderci.

  • Inoltre è necessaria un'ulteriore condizione per lo svolgimento del metodo ROPA: entrambe le donne devono essere idonee e preparate contemporaneamente al momento del tentativo di Fecondazione Eterologa.

Per questi motivi noi abbiamo abbandonato da subito questa idea.

Tuttavia mi sento di dire qualcosa alle coppie che vorrebbero praticare il metodo ROPA, ma magari soffrono perchè pensano di non riuscire a praticarla:

Anche se portare avanti una gravidanza contribuendo entrambe fisicamente e geneticamente sarebbe bellissimo, il modo di contribuire della mamma non biologica non sara’ mai da meno anche se questo non avviene…
Il suo vero contributo nella ricerca della maternità della coppia e nel costruire una famiglia puo’ essere benissimo vivo e forte stando accanto alla compagna:

  • Accompagnandola e sostenendola lungo questo percorso…

  • Coccolandola e consolandola nei momenti di sconforto…

  • Facendola sentire che siete una cosa sola e che è la spalla su cui contare nei momenti di paura e sconforto …
  • Essendo presente fin da subito nella vostra nuova vita a 3, a partire da quando la state anche solo desiderando…

Un gene, o il coinvolgimento fisico non sono necessari…lei sarà coinvolta perchè amerà la compagna e il futuro bambino, e questo basterà al bambino… è esattamente la stessa magia d’amore che accade in una adozione.

Questo è il modesto consiglio che sentiamo di darvi…

Facci sapere cosa pensi con un commento, siamo davvero curiose perchè l’argomento è tanto delicato quanto importante!

The Author

Gine

Gine

Gine è la Fondatrice di Liberamente Mamma. Da oltre 10 anni condivide con chi la segue la propria esperienza pratica sulla Fecondazione Assistita Eterologa in modo semplice e concreto.
E' anche autrice degli ebook "La Bibbia dell'Ovulazione" ed "Eterologa Senza Errori" e Fondatrice e Amministratrice del Forum Lesbico Italiano "Liberamente Lesbica" dal lontano 2006.
Adora i gatti, le ciliegie e The Walking Dead

8 Comments

  1. […] avuto il figlio tramite inseminazione eterologa in Spagna e lì lo hanno fatto nascere tramite la tecnica della doppia maternità detta R.O.P.A. di cui abbiamo parlato per prime tempo […]

  2. […] darti l’opportunità di conoscere proprio oggil’unica clinica che, al momento offre il metodo ROPA, (udite udite) anche alle coppie di donne non […]

  3. Elena
    20/09/2015 at 19:21 — Rispondi

    Per accedere al metodo ROPA, il matrimonio dev’essere per forza contratto in Spagna?

    • 22/09/2015 at 16:23

      Ciao Elena,
      no assolutamente.
      Solitamente viene richiesto di compilare un modulo di autocertificazione di matrimonio…a volte è necessario inviare anche copia della documentazione. Se siete già sposate all’estero avete il via libera per la R.O.P.A 🙂

  4. Anna
    12/07/2017 at 23:13 — Rispondi

    Ma il donatore nel metodo Ropa può essere non anonimo?

    • 14/07/2017 at 14:19

      Ciao Anna! Certo, il donatore puo’ anche essere aperto, ma questo dipende dalla legislazione in merito di donazione eterologa che vige nello stato della clinica scelta. In Spagna ad esempio la legge vuole che il donatore sia aperto, percio’ nelle cliniche spagnole non e’ possibile praticare la ROPA usando un donatore non anonimo.
      Un abbraccio
      Ginevra

  5. Anna
    24/06/2018 at 09:57 — Rispondi

    Salve avrei una curiosità, il bambino che nascerà avrà metà corredo genetico di chi ha donato l’ovulo e metà corredo genetico del “padre”, cosa potrebbe prendere dalla donna che partorisce? Come contribuisce la partoriente nello sviluppo fisico emotivo e caratteriale di questo bimbo? Grazie

    • 13/09/2018 at 13:27

      Cara Anna, sono state provate, recentemente, tracce di dna fetale nella placenta materna a testimonianza che lo scambio partoriente/feto e’ attivo.
      Mi sento di dirti, per esperienza personale non a titolo medico, che la partoriente contribuisce su tutto lo sviluppo emotivo e caratteriale, in base a come vive la gravidanza e come contribuisce a creare e rendere äccogliente” l’ ambiente per il bimbo dentro di se”
      Qualche esempio?
      -con che musica ascoltare durante la gravidanza
      -scegliendo cosa mangia o che attivita’ esegue
      -fecendo esercizi yoga o pratiche di meditazione
      -lavorando su se stessa e sul livello di stress vissuto

      Tutti questi aspetti hanno una valenza sullo sviluppo emotivo , e forse anche caratteriale.

      Quello fisico credo, possa essere sicuramente influenzato dalle abitudini di vita della madre partoriente basti pensare se fuma o se beve alcolici in questo periodo…

      spero di averti dato qualche spunto 🙂

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