Linee Guide sulla Fecondazione Eterologa in Italia che ogni Aspirante Mamma dovrebbe conoscere
Come sappiamo finalmente la fecondazione eterologa è praticabile anche in Italia.
La Corte Costituzionale, aveva rimandato al mittente le numerose richieste di rivedere la norma che vieta la fecondazione eterologa in Italia, ovvero la tecnica di procreazione assistita con donazione di spermatozoi o di ovociti.
La Corte Costituzionale, fino ad ora, aveva ignorato le numerose richieste che in ben 10 anni chiedevano di rivedere la normativa che vietava la fecondazione eterologa in Italia, rimandando la questione ai giudici.
Fino a che un pronunciamento della Corte Europea dei Diritti dell’Uomo, nel novembre del 2011, aveva dichiarato illegittimo il divieto della fecondazione eterologa su tutto il territorio europeo perché incompatibile col diritto di ognuno di decidere rispetto alla propria vita privata e familiare e sulla base del divieto di discriminazione.
Così ecco arrivare il 04 aprile 2014 la sentenza definitiva che toglie il grande divieto della fecondazione eterologa in Italia!
Nonostante ciò, tuttora c’è una grande confusione e ancora non è stato chiarito come e quando la fecondazione eterologa in italia si praticherà.
Questo fino ad oggi, poichè il ministro della salute Lorenzin ha posto chiarezza sulla fecondazione eterologa in Italia pronunciando le linee guida e i principali criteri con cui svolgerla.
Ieri, 8 luglio 2014 si riunisce un gruppo di lavoro di circa 20 esperti da lei nominati per affrontare una serie di problemi e osservazioni sulla fecondazione eterologa in Italia.
Lo scopo?
Valutare le possibili ed eventuali misure anche normative. Il tempo massimo che si è posta per questa fase istruttoria: 28 luglio. Sembrano tempi rapidi “visto l’andazzo italiano”.
Quali sono quindi le linee guida che, secondo il ministro, dovrebbero regolare la fecondazione eterologa in Italia?
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Nessuna possibilità di assumere preferenze riguardo le caratteristiche fisiche del donatore (che lei definisce catalogo estetico dei donatori con un filo di sarcasmo … comunque l’abbinamento donatore/paziente è fatto dal medico in base alle caratteristiche biologiche)
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Accurate garanzie di tipo sanitario, che prevedono un consenso informato dettagliato e rigoroso
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Limite di età per i donatori uguale a quello prevista per l’omologa (circa 52 anni)
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Donazione gratuita (al limite verrà riconosciuto ai donatori lo stesso rimborso di spese riconosciuto ai donatori di midollo)
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Limite al numero di donazioni per evitare che nascano troppi bambini da uno stesso genitore biologico (sembra tra i 5 e i 10) anche se già prima dell’entrata in vigore della legge 40 il massimo delle donazioni era 6. Molto probabilmente il Ministro sta confondendo le donazioni con gravidanze 🙂
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Dare il diritto ai bambini di conoscere le loro origini e risalire ai “genitori” biologici (Ma la stessa Legge 40 non prevedeva che i figli nati da eterologa sono figli legittimi della coppia? Se così è i figli non dovrebbero avere alcun rapporto giuridico con i donatori dei gameti, anzi al limite dovrebbero essere i donatori ad esprimere la preferenza di poter essere ricontattati)
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Donazione di spermatozoi e gameti sotto assoluto anonimato (e quindi come faranno i bambini a conoscere le loro origini come detto nel punto precedente?….)
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Sarà prevista anche la doppia eterologa, cioè la possibilità di creare embrioni con entrambi i gameti non appartenenti alla coppia.
Ecco i punti che, nel disegno del ministro, dovrebbero caratterizzare la fecondazione eterologa in Italia.
Ma per partire con la fecondazione eterologa bisogna davvero aspettare le linee guida e ulteriori passaggi in Parlamento? I centri devono davvero aspettare ulteriormente come chiede il ministro, nonostante la sentenza 162 dell’ Aprile 2014 ?
Noi ci siamo informate ed è doveroso citare anche l’altra faccia della medaglia…. Quella pratica…Quella vera che sembra rispecchiare la realtà dei fatti…
Infatti, dall’altra parte Filomena Gallo, segretario nazionale dell’Associazione Luca Coscioni per la libertà di ricerca scientifica sostiene che questo tergiversare prima di passare alla pratica non rispecchi la realtà dei fatti.
-“Non è vero che bisogna aspettare le linee guida per partire con tecniche eterologhe”, afferma Gallo. “Atteso che, come sottolineato dai giudici costituzionali, non c’è vuoto normativo, i centri italiani già sono partiti con la fecondazione eterologa e presto daremo notizia delle prime gravidanze. Quindi queste dichiarazioni hanno solo lo scopo di creare ulteriori deterrenti e confusione”.
Da tutto questo sembra che il Ministro Lorenzin stia trovando dei pretesti inutili con l’intenzione di voler ritardare l’applicazione della sentenza della Corte Costituzionale
Effettivamente la fecondazione eterologa in Italia, di fatto, è già tecnicamente applicata, togliere il divieto non ha lasciato alcun vuoto normativo.
Tu cosa ne pensi?
Al di là di tutto speriamo davvero che sia una speranza per molte coppie che stanno affrontando un lungo e difficile viaggio per abbracciare il loro bimbo… l’unica cosa che conta.
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