Esperienze RealiStoria della Mia Fivet

DOPO IL TRANSFER – LA MIA FIVET Parte 7

Dopo il Transfer cosa accade?

L’ultima parte di questo percorso mi vedeva sdraiata sul lettino operatorio circondata da continui tentativi di rassicurazioni da parte di ginecologa e ostetrica e accompagnata dal lieve dolore, che in quegli interminabili minuti, si era trasformato in acuto e insopportabile…

Finalmente ecco comparire la biologa tanto  attesa come un “angelo salvatore” con i miei ovuli fecondati in una sottile e lunga siringa.

E immediatamente la ginecologa, con velocità dettata dall’esperienza, procede all’ ULTIMO PASSO sotto i nostri increduli e commossi occhi. Possiamo chiaramente distinguere a monitor il momento esatto in cui i 2 embrioni prescelti vengono introdotti in utero (nella foto si possono intravedere).

Ovviamente i due embrioni sono troppo piccoli e microscopici per poter essere distinti sullo schermo, ma si vede chiaramente il liquido della soluzione in cui sono immersi, che risulta essere come una scia luminosa che viene depositata al centro del mio utero.

E’ FATTA!!! SONO DENTRO DI ME…

Finalmente mi tolgono quell enorme speculum, ed io e la mia compagna guardiamo, sempre incredule e commosse quella “scia luminosa” che racchiude in sè tutti i ns sogni e speranze

Posso rivestirmi e stavolta, contrariamente a quanto successo nella fase del PICK-UP, non ho bisogno di fermarmi ulteriormente nella clinica.

Ora devo combattere solo contro la solita sensazione di gonfiore del tipo “bomba in esplosione” e coi crampi interni tipo “dolore mestruale elevato all’ennesima potenza”, anzi moltiplicato per  28 , il numero totale dei follicoli che ho prodotto sotto stimolazione ormonale (di cui quelli sufficientemente maturi e prelevati erano 18, mentre 10 stavano continuando a crescere imperterrite dentro alle mie già martoriate ovaie…)

Una volta ricompostami goffamente tra un crampo e una fitta, ecco che la mia ginecologa ancora una volta si rivela disponibile e premurosa: mi prepara uno dei suoi bei schemini sul suo blocco a quadretti preparandomi così al ricorso post Transfer ed assicurandosi che io prenda tutti i medicinali previsti in questa fase.

DOPO IL TRANSFER

  • La prima certezza è la crema vaginale progestinica che già sto assumendo da
    un paio
    di giorni:  “Crinone” e che dovro’ continuare a prendere 2 volte al gg -mattina e -sera , nessun orario prestabilito in particolare.
  • Bere sempre tantissimo, almeno dai 2 ai 3 litri di acqua al giorno, anche questo per ben 2 settimane.
  • La seconda routine quotidiana dovrà essere una pastiglia di Progynova, un medicinale contenente puro estrogeno, “l’Estradiolo Valerato” anch’esso 2 volte al gg -mattina e -sera. Il tutto per 2 settimane, fino al 20 Agosto.
  • Inoltre, non dimenticando certo le fitte in atto, la ginecologa mi prepara all’idea di una possibile protrazione del dolore almeno per la settimana successiva, quindi all’occorrenza avevo sempre le mie “pastiglie amiche” a base di paracetamolo: Panodil, da assumere 2 per volta, massimo 4 volte al giorno.

Tutto questo fino al 20 AGOSTO, giorno in cui avrei potuto fare il TEST DI GRAVIDANZA.

Se fosse risultato positivo, se fossi rimasta INCINTA, avrei dovuto continuare con l’assunzione del Crinone per oltre 3 settimane, il che avrebbe aiutato i primi giorni di storia gradivica.

Ok, questo era TUTTO QUELLO CHE DOVEVO SAPERE, avevo ancora 5 giorni  in terra Danese per riguardarmi e cercare di rilassarmi il piu’ possibile, il nostro volo di ritorno era previsto per l’ 11 Agosto, e come mi sarei dovuta comportare nei giorni immediatamente successivi al Transfer?

La ginecologa mi rassicura dicendomi che , se me la fossi sentita , dopo 1 giorno di assoluto riposo a letto, potevo tranquillamente farmi un giro per la città. Mi sarebbe piaciuto visitare gli stupendi canali, il porto ed il famoso quartiere di Christiana, che nei “3 pellegrinaggi precedenti” a Copenaghen non avevamo ancora mai visto.

Insomma, non ero obbligata a stare a letto per tutto il tempo, questo solo il giorno stesso, ma dal giorno dopo (se mi fossi sentita bene) avrei potuto “osare qualche passeggiata”.

Io ormai nella testa avevo solo un Unico, Imperante Pensiero Fisso: arrivare al FATIDICO 20 AGOSTO

 

The Author

Gine

Gine

Gine è la Fondatrice di Liberamente Mamma. Da oltre 10 anni condivide con chi la segue la propria esperienza pratica sulla Fecondazione Assistita Eterologa in modo semplice e concreto.
E' anche autrice degli ebook "La Bibbia dell'Ovulazione" ed "Eterologa Senza Errori" e Fondatrice e Amministratrice del Forum Lesbico Italiano "Liberamente Lesbica" dal lontano 2006.
Adora i gatti, le ciliegie e The Walking Dead

3 Comments

  1. […] iniziato così!, con una anestesia che mi ha portato nel mondo dei sogni e poi nel mondo, che anche Ginevra ben conosce, dei dolori atroci da risveglio….. taxi, a casa analgesico e […]

  2. Priscilla
    29/04/2021 at 23:45 — Rispondi

    Articolo molto interessante. Vorrei condividere un link – legge che può essere utile per molte copie in difficolta ad avere i figli: maternita-surrogata-centro.it/maternita_surrogata.pdf. Buona lettura!

  3. 30/04/2021 at 14:16 — Rispondi

    Grazie mille!

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