Ho 2 Mamme...e sono feliceROPA

Fecondazione ROPA E DIRITTI: avere DUE mamme biologiche, come funziona? Quali diritti?

La Fecondazione ROPA deve essere un percorso di coppia bellissimo, la prima cosa a cui credo si pensa quando una coppia di donne parla di concepimento.

La prima domanda che la nostra vicina di casa ci ha fatto appena abbiamo iniziato ad avere un po’ di confidenza: era convinta che dany mi avesse donato un suo ovulo per mettere al mondo la piccola amazzone 🙂

fecondazione ropa

Nonostante noi non siamo ricorse alla fecondazione ROPA mi sono sempre interessata molto a questa Tecnica di Fecondazione Assistita, la trovo un’ esperienza  unica di unione e progetto familiare.

Purtroppo non e’ tutto rose e fiori (non dimentichiamo che viviamo in Italia) e una delle cose piu’ importanti da sapere per le coppie di donne che si apprestano ad eseguire la Fecondazione ROPA e’ cosa accadra’ una volta nato il bambino.

  • Che diritti avranno in quanto madri “biologicamente attive” entrambe?
  • Come funzionera’ una volta rientrate in Italia?
  • E dopo che sara’ nato con la fecondazione ROPA, come poter avere diritti entrambe sul nascituro (sempre che si possa) ?

Queste sono domande che troppe volte ci chiediamo e a cui difficilmente si trova risposta. Dopo l’ ennesima richiesta che abbiamo ricevuto ho deciso di rispondere direttamente attraverso un articolo nuovo!

COME E’ POSSIBILE ESSERE ENTRAMBE  MAMME BIOLOGICHE TRAMITE FECONDAZIONE ROPA?

I progressi nella tecnologia medica oggi rendono possibile per entrambi i partner di una relazione lesbica di avere entrambe un rapporto biologico col bambino.

Questa procedura è chiamata Ricezione degli Ovociti dalla Partner  (Reproduction OvumPartner Assisted R.O.P.A.)

Una partner fornisce l’uovo, che viene fecondato al di fuori del corpo e poi impiantato nel corpo dell’ altra.

Quest’ ultima portera’ il bambino in grembo e lo partorira’.

Il bambino riceverà solo materiale genetico dalla partner che fornisce l’uovo, non da colei che fornisce il grembo materno.

E’ possibile praticare la ROPA nella vicina Spagna. La Clinica FIVMadrid e’ una delle cliniche spagnole con la miglior esperienza (+30 anni) nel Metodo ROPA a cui potersi rivolgere per praticare la ROPA.

Questa procedura è molto più costosa della semplice inseminazione o della FIVET e questa clinica, oltre che a dimostrare grande attenzione al paziente, la pratica ad un prezzo veramente concorrenziale grazie al prezzo in convenzione (unicamente riservato alle iscritte di Liberamente Mamma!) pari a 4750 euro per ROPA.

Se vuoi puoi lasciare qui sotto la tua mail per ricevere direttamente da loro le informazioni dettagliate sul Metodo ROPA o domande in merito (più lo sconto sul trattamento):

Hey, l ‘ articolo non é finito! Continua a leggere qui sotto…

Ecco come entrambe le donne avranno un legame biologico con il bambino:

Entrambe, infatti ,prima si sottopongono a test diagnostici per assicurarsi che sia possibile procedere.

Poi entrambe vengono trattate in modo da preparare i loro corpi e coordinare i loro cicli:

===>un ovocita viene estratto da colei che donera’ gli ovociti e viene fecondato con lo sperma di un donatore in vitro

===>poi l’ ovulo fecondato verra’ impiantato nella donna che accogliera’ in grembo il bambino e portera’ avanti la gravidanza

I DIRITTI DELLE DUE MAMME NELLA FECONDAZIONE ROPA

Nonostante questa partecipazione attiva, i legami legali con il bambino non saranno automaticamente concessi a entrambe le madri nella maggioranza degli Stati.

Ovviamente l’ Italia e’ uno di quelli!

In Spagna, invece, il Comitato etico nazionale della Riproduzione umana assistita ha dato il via libera alla possibilita’ per le donne lesbiche, sposate con la ‘Legge Zapatero’ sui matrimoni gay del 2005, di diventare ambedue madri biologiche dello stesso figlio.

In Spagna infatti l’ accesso alla ROPA e’ limitato alle coppie sposate per un motivo preciso:
La loro legislazione permette di far riconoscere i figli nati all’ interno di una coppia sposata da entrambi i genitori indipendentemente dal sesso.

Quindi un figlio nato in Spagna tramite ROPA all’interno di una coppia sposata avra’ sul certificato di nascita i nomi –>e i cognomi<– di entrambe le madri.

Entrambe avranno diritti e doveri nella tutela del figlio.

Per una coppia di donne italiane invece la cosa e’ molto piu’ complicata (e triste) .

Innanzitutto per accedere alla Fecondazione ROPA devono prima essersi Unite Legalmente e per fortuna dal 2016 e’ possibile anche in Italia grazie alle Unioni Civili (sembra che alcune cliniche decidano di praticarla anche senza richiedere il certificato di matrimonio…)

Una volta incinte, la madre portatrice, una volta raggiunto il termine della gravidanza, partorisce in un ospedale in Italia dove ha assolutamente diritto a scegliere da chi farsi assistere (quindi si spera dalla compagna).

Pero’ il  bambino una volta nato, nel momento in cui verra’ registrato il certificato di nascita, avra’ sulla scheda SOLO il nome di un genitore, quello della donna che lo avra’ partorito.

Dell’ altra mamma (la donatrice di ovuli che e’ effettivamente legata geneticamente al bambino) il nulla. Nisba.
Al momento attuale per lo stato italiano e’ al pari di un estraneo, non esiste!!!

E dato che la nostra Italia oltre al danno spesso da’ anche la beffa, la madre che avra’ la piena potesta’ genitoriale del bambino verra’ registrata come genitore single.

Questo concretamente significa che per il calcolo del punteggio delle graduatorie comunali il bambino verra’ considerato all’ interno di una famiglia MONO-genitoriale , anche se lui di genitori ne ha 2.

Quindi Cosa fare?

COME CHIEDERE DIRITTI E RICONOSCIMENTO PER DUE MAMME DOPO FECONDAZIONE ROPA

Al momento le soluzioni possibili sono 3 entrambe impegnative, ma reali.

La prima possibilita’ e’ quella di trasferirsi in Spagna e partorire il bambino in terra spagnola, dove se sposate, il figlio alla nascita potra’ essere registrato sul certificato come figlio di entrambe.

Per recuperare un barlume di diritto in caso rientriate in Italia, sara’ necessario fare richiesta di trascrizione del  certificato di nascita estero in Italia (e incrociare le dita).

Proprio l’ anno scorso cé’ stato un precedente importantissimo in merito: Daniela e Marta dopo una lunga causa hanno ottenuto il diritto di comparire entrambe come madri ANCHE nel certificato di nascita italiano del loro bambino.

Per fare cio’ sara’ necessario affidarsi ad un avvocato (competente in materia).
I migliori in Italia sono gli avvocati di GayLex. QUI il loro sito  🙂

La seconda possibilita’ e’ quella di partorire normalmente in Italia e , in seguito, procedere con la richiesta di Step Child Adoption.
Anche in questo caso e’ condizione necessaria farlo attraverso un bravo avvocato esperto in materia, poiche’ si aprira’ una vera e propria causa di ricorso presso il Tribunale dei Minori di competenza in base alla provincia di appartenenza. Ti ho gia’ detto di affidarti a GayLex?  🙂

La terza possibilità, più recente e illuminante, possibile dal 2018 é la seguente. Fare richiesta al proprio comune di registrare all’anagrafe entrambe le mamme, tramite dichiarazione congiunta e avvalendosi del fatto che il figlio è nato grazie un progetto condiviso di fecondazione eterologa. Anche in questo caso, come la StepChild, il neonato potrà avere i cognomi di entrambi le genitrici. Indispensabile essere seguite da un legale anche in questo caso.

Questo e’ quello che cé’ da sapere inizialmente per chi inizia questa coraggiosa strada.

Considera che solamente chi donera’ gli ovuli nella fecondazione ROPA avra’ a che fare con un protocollo ormonale di un certo tipo.

L’altra, colei che li ricevera’ tramite Transfer, si limitera’ a un trattamento di preparazione endometriale basato su progesterone sicuramente piu’ leggero…

Entrambe saranno quindi sottoposte a un trattamento: il prelievo o PICK UP per la donatrice di ovuli e il trasferimento degli embrioni o TRANSFER per la partoriente.

Personalmente penso che ,il fascino di questa tecnica potrebbe essere anche la causa di sofferenza, perche’ penso proprio che ci voglia una grande forza d’ animo per essere la madre genetica.

Mi spiego:
Poiche’ colei che e’ legata geneticamente al bambino (che le assomiglia ed ha il suo stesso DNA x intenderci) e’ proprio quella che in Italia non avrebbe NESSUN diritto su di esso, se non dopo aver ottenuto l’adozione speciale del figlio del partner tramite StepChild Adoptin.

E tu cosa ne pensi?  

Hai mai pensato di ricorrere alla ROPA?  

Come credi che la vivresti?

Fammelo sapere con un commento, sono affascinata tantissimo da tutto questo!
E se questo articolo ti e’ stato utile lasciami un mi piace o condividilo, te ne saro’ veramente grata!

The Author

Gine

Gine

Gine è la Fondatrice di Liberamente Mamma. Da oltre 10 anni condivide con chi la segue la propria esperienza pratica sulla Fecondazione Assistita Eterologa in modo semplice e concreto.
E' anche autrice degli ebook "La Bibbia dell'Ovulazione" ed "Eterologa Senza Errori" e Fondatrice e Amministratrice del Forum Lesbico Italiano "Liberamente Lesbica" dal lontano 2006.
Adora i gatti, le ciliegie e The Walking Dead

4 Comments

  1. Annalisa
    16/03/2019 at 14:46 — Rispondi

    Ti faremo sapere come andrà a finire… La bimba nascerà a maggio e ovviamente ci stiamo già muovendo per vedere cosa fare per registrarla come figlia di entrambe. Come dici tu… è un cammino in salita!!! Ma noi prepariamo le scarpette chiodate e mettiamo tanta forza nelle braccia!!

    • Federica
      29/03/2021 at 13:40

      Uso posso sapere come avete fatto alla fine? Noi diventeremo genitori a fine giugno

  2. Sabrina
    28/07/2023 at 01:03 — Rispondi

    Ciao, scusami ma solo se nasce in Spagna o ci sono altri paesi tipo Belgio o altro?? Grazie anticipatamente

    • 31/07/2023 at 12:14

      Ciao Sabrina, la Spagna è presa come esempio perchè riconosce il matrimonio egualitario e quindi anche la maternità di entrambe le madri. Lo stesso discorso vale per qualsiasi Paese che da la possibilità alle famiglie omogenitoriali di riconoscere il figlio da parte di entrambi i genitori, quindi tutti i Paesi dove se sposate, il figlio alla nascita potrà essere registrato sul certificato come figlio di entrambe.

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